articolo Cucina La buona tavola
La cucina delle mamme e delle nonne freccemercoledì 11 settembre 2013

La cucina delle mamme, è da sempre un elemento fondamentale della vita di tutti noi, tanto da far pensare che mamme che non passerebbero la prima selezione di Master Chef, siano delle ottime cuoche super organizzate. A fare che tutto ciò sia possibile, ci pensano i dolci ricordi dell’infanzia, quelli che richiamano alla mente un semplicissimo panino con burro e zucchero e lo rammentano come una splendida leccornia indimenticabile.

D’altra parte, le mamme si occupano di nutrire i propri pargoli dai primi istanti di vita, dapprima offrendosi loro ad ogni ora della giornata, con l’allattamento al seno, poi con la pazienza innata e usata durante il lungo e faticoso periodo dello svezzamento ed infine con una serie di ricette, spesso ripetute all’infinito, quando il bimbo dimostra il gradimento, con un pensiero costante che le accompagna: “ basta che mangi e cresca sano e forte”. Diventando mamme, spesso ci si confronta con la propria e si ricordano le semplici polpette, intinte in un profumatissimo sugo col quale si condiva la pasta, la pizza, che ogni bimbo sogna di guarnire a proprio piacimento o il gelato fatto con una gelatiera dell’anteguerra, ma che tutti aspettavano che s’indurisse nel freezer con una frenesia inaudita.

Le mamme a loro volta diventano nonne ed acquistano punteggio nella scala di valori: i nipotini adorano le loro torte, i figli, cresciuti l’apprezzano ancora di più e continuano a pensare che la loro cucina sia la migliore del mondo. Allora, ci si ritrova a notare che i propri figli mangiano di gusto le pietanze, preparate con cura ed esperienza dalle nonne e si rifiutano d’ingurgitarle se sono le mamme a proporle; questa riflessione porta le giovani donne a ricordare con prepotenza, i passaggi delle ricette materne, contribuendo a far sì che questa bellissima storia si ripeta all’infinito. Ecco che tornano alla memoria le giornate d’inverno e la propria mamma che preparava la pizza, allora non c’erano macchinari infernali e rumorosi, s’impastava a mano, si lasciava lievitare il tempo necessario e si stendeva la pasta nella teglia oleata.

Una volta allargata la pasta e cosparsa di pomodoro arrivava il momento in cui anche i bambini potevano intervenire a condirla e felici le posavano sopra quadretti di mozzarella, olive, rondelle di wurstel, carciofini, prosciutto, capperi e l’immancabile origano. Le mamme la infornavano per il tempo necessario ed al momento dell’uscita dal forno ci si sedeva a tavola, allegri ed orgogliosi per aver contribuito alla realizzazione della pizza, fatto che era immediatamente raccontato al papà giunto a casa dal lavoro. Avete mai provato a fare la pizza con i vostri figli? Verrà sicuramente buona, perché oltre alla bontà degli ingredienti ci sarà anche la passione e l’amore per le cose fatte insieme.
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Donatella  Frongia - vedi tutti gli articoli di Donatella  Frongia



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Pilea

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Si ........

Verbena
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Cotognàastro (Cotoneaster)
Il Cotognàastro (Cotoneaster) , originario dell'Africa settentrinale, Asia, Europa, comprende circa 40 specie delle quali 2 spontanee in Italia, è un arbusto rustico di varia altezza, a foglie persistenti ........

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Lessare le patate, sbucciarle, schiacciarle con lo schiacciapatate e metterle da parte. Lessare nel frattempo i fagioli, tritare il porro, sgocciolare ....
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Gomphrena (Gonfrena)

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Phlomis

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La Contessa di “Camaldoli” - giovedì 13 marzo 2014

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La cucina delle mamme e delle nonne freccemercoledì 11 settembre 2013

La cucina delle mamme, è da sempre un elemento fondamentale della vita di tutti noi, tanto da far pensare che mamme che non passerebbero la prima selezione di Master Chef, siano delle ottime cuoche super organizzate. A fare che tutto ciò sia possibile, ci pensano i dolci ricordi dell’infanzia, quelli che richiamano alla mente un semplicissimo panino con burro e zucchero e lo rammentano come una splendida leccornia indimenticabile.

D’altra parte, le mamme si occupano di nutrire i propri pargoli dai primi istanti di vita, dapprima offrendosi loro ad ogni ora della giornata, con l’allattamento al seno, poi con la pazienza innata e usata durante il lungo e faticoso periodo dello svezzamento ed infine con una serie di ricette, spesso ripetute all’infinito, quando il bimbo dimostra il gradimento, con un pensiero costante che le accompagna: “ basta che mangi e cresca sano e forte”. Diventando mamme, spesso ci si confronta con la propria e si ricordano le semplici polpette, intinte in un profumatissimo sugo col quale si condiva la pasta, la pizza, che ogni bimbo sogna di guarnire a proprio piacimento o il gelato fatto con una gelatiera dell’anteguerra, ma che tutti aspettavano che s’indurisse nel freezer con una frenesia inaudita.

Le mamme a loro volta diventano nonne ed acquistano punteggio nella scala di valori: i nipotini adorano le loro torte, i figli, cresciuti l’apprezzano ancora di più e continuano a pensare che la loro cucina sia la migliore del mondo. Allora, ci si ritrova a notare che i propri figli mangiano di gusto le pietanze, preparate con cura ed esperienza dalle nonne e si rifiutano d’ingurgitarle se sono le mamme a proporle; questa riflessione porta le giovani donne a ricordare con prepotenza, i passaggi delle ricette materne, contribuendo a far sì che questa bellissima storia si ripeta all’infinito. Ecco che tornano alla memoria le giornate d’inverno e la propria mamma che preparava la pizza, allora non c’erano macchinari infernali e rumorosi, s’impastava a mano, si lasciava lievitare il tempo necessario e si stendeva la pasta nella teglia oleata.

Una volta allargata la pasta e cosparsa di pomodoro arrivava il momento in cui anche i bambini potevano intervenire a condirla e felici le posavano sopra quadretti di mozzarella, olive, rondelle di wurstel, carciofini, prosciutto, capperi e l’immancabile origano. Le mamme la infornavano per il tempo necessario ed al momento dell’uscita dal forno ci si sedeva a tavola, allegri ed orgogliosi per aver contribuito alla realizzazione della pizza, fatto che era immediatamente raccontato al papà giunto a casa dal lavoro. Avete mai provato a fare la pizza con i vostri figli? Verrà sicuramente buona, perché oltre alla bontà degli ingredienti ci sarà anche la passione e l’amore per le cose fatte insieme.
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